Registriamo tutti un preoccupante imbarbarimento del nostro linguaggio usato nella Rete. Odio, violenza, insulti sono spesso le cifre dei dibattiti che ogni giorno nascono e … per fortuna, muoiono in Rete. Ma lasciano il segno. Danno quasi la sensazione che abbiamo acquisito il concetto, l’abitudine, la pigrizia, di accettare un linguaggio assolutamente contrario ad un confronto civile, rispettoso ed educato come quello che ci è stato insegnato o in famiglia o a scuola.
Proprio per dare un segnale di discontinuità, grazie all’iniziativa promossa dall’associazione no-profit “Parole O_stili” nata nel 2017, è nato un manifesto che sintetizza i principi fondanti di una comunicazione non ostile, di un confronto anche tra diverse o opposte opinioni civile, educato, rispettoso degli altri.
Pickett ha deciso di pubblicarlo: si compone di 10 articoli tutti da meditare, ricordare, condividere e fare propri .. fin da subito!
Eccoli in sequenza.
1.    Virtuale è reale. Dico o scrivo in Rete solo cose che ho il coraggio di dire di persona
2.    Si è ciò che si comunica. Le parole che scelgo raccontano la persona che sono: mi rappresentano
3.    Le parole danno forma al pensiero. Mi prendo tutto il tempo necessario ad esprimere al meglio quello che penso
4.    Prima di parlare bisogna ascoltare. Nessuno ha sempre ragione, neanche io. Ascolto con onestà e apertura
5.    Le parole sono un ponte. Scelgo le parole per comprendere, farmi capire, avvicinarmi agli altri
6.    Le parole hanno conseguenze. So che ogni parola può avere conseguenze, piccole o grandi
7.    Condividere è una responsabilità. Condivido testi e immagini solo dopo averli letti, valutati, compresi
8.    Le idee si possono discutere. Le persone si devono rispettare. Non trasformo chi sostiene opinioni che non condivido in un nemico da annientare
9.    Gli insulti non sono argomenti. Non accetto insulti e aggressività, nemmeno a favore della mia tesi
10. Anche il silenzio comunica. Quando la scelta migliore è tacere, taccio.

Alla redazione del Manifesto hanno lavorato oltre 300 professionisti del settore della comunicazione anche portatori di opinioni politicamente diverse.
L’adesione al Manifesto riguarda ormai decine di migliaia di persone: una testimonianza tangibile che i progetti “buoni  e virtuosi” possono fare proseliti anche nel far west della Rete.
Lo statuto, la mission e le iniziative dell’associazione triestina, sono reperibili nel sito www.paroleostili.com

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