L’anno che si chiude dinnanzi a noi segna una data importante del nostro blog: nel mese di dicembre si è festeggiata la prima candeline della vita di Pickett.
A suo tempo potremmo fare un più degno e ampio rilevamento della strada che abbiamo percorso durante questo primo anno di vita insieme e ciascuno di voi, per la parte che gli spetta, potrà trarne un vivo senso di soddisfazione e di orgoglio.
Oggi, nell’inviare il mio augurio a tutti coloro che partecipano alla comunità di Pickett, sparsi sul territorio, mi preme ricordare che i successi fino ad ora conseguiti, tra non lievi difficoltà e a prezzo di sacrifici, sono dovuti certamente all’iniziativa, all’abilità, all’attaccamento di tutti voi, ma per tanta parte sono legati alla fedeltà, a ciò che possiamo chiamare lo Spirito della nostra comunità.
Esso può essere identificato, oltre che nella convergenza armoniosa dei nostri sforzi e nella somma delle nostre fatiche, anche nella fede in quei valori morali, culturali, artistici, sportivi cui abbiamo sempre creduto e che sono parte integrante del nostro patrimonio, non meno degli sviluppi materiali del nostro blog.
Ciascuno sa che il lavoro di noi tutti è circondato, preceduto, e in un certo senso protetto, da un prestigio e da una fiducia morale e intellettuale che ci accompagnano ormai dovunque al nome della nostra comunità.
Ciò è dovuto proprio alla circostanza che, pur operando in un ambito, quello delle attività intellettuali, che ha le sue regole e i suoi limiti precisi, noi ci siamo sforzati di superare l’angustia dei puri interessi pratici, con una attenzione costante rivolta a salvaguardare la libertà e la dignità dell’uomo, prezioso e inalienabile bene di ognuno.
Così come abbiamo sempre ritenuto che gli aspetti etici ed economici di ogni impresa non debbano essere disgiunti da quelli estetici, in cui si rivelano e risiedono nuove dimensioni dell’uomo. E per questo, insieme alle cure che Pickett impone ai suoi responsabili, esso ha sempre dedicato la sua attenzione e ha dato incoraggiamento ad altre attività che possono talvolta sembrare distanti dai fini propri di una comunità.
Noi dunque possiamo procedere oltre, sulla via del benessere e dell’interesse comune, moltiplicando gli sforzi, sviluppando le nostre competenze e perfezionando la già vasta rete dei nostri contatti, a patto di sentirci legati, com’è stato fatto finora, a quello Spirito di Comunità che vive nella testimonianza di tutti quelli che vi partecipano.
Con questa certezza, rinnovo a tutti gli appartenenti della comunità di Pickett e alle loro famiglie, i più schietti, affettuosi auguri di Buon Natale e di Buon Anno.

 

Cari amici, vi sarete probabilmente accorti che il tipo di narrazione usato all’interno di questo messaggio natalizio non è esattamente quello utilizzato usualmente da Pickett. Abbiamo infatti pensato di “traslare” e personalizzare un discorso natalizio che il grande ed indimenticato Adriano Olivetti fece agli operai del gruppo di Ivrea in occasione del Natale 1956.
Perchè?
Perchè ci riconosciamo nei valori etici e fondamentali in cui quel grande imprenditore illuminista e visionario basò tutta la sua vita di uomo e di capitano d’impresa.
Speriamo che possiate condividere questa scelta.
Ancora Auguri!

Comments (1)
  1. Castiglioni. Ermando (reply)

    24 Dicembre 2017 at 19:16

    Carissimo Avvocato Rossotto
    Leggo sempre con grande interesse i Suoi articoli che sono sempre molto interessanti.
    Non avendo Le Sue eccezzionali capacitá di scrittura, mi limito a contraccambiare gli Auguri a Lei e Famiglia.

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