Pickett compie un anno. Il blog nacque esattamente il 6 dicembre 2016 e ora sta spegnendo la sua prima candelina. Ha prodotto 125 contributi scritti. Ha aperto una strada per un confronto virtuoso tra membri che si riconoscono identità, interessi e passioni analoghe o similari.

Quali le sensazioni dopo 365 giorni di vita? Non ci crederete ma siamo diventati, e uso il plurale non a caso, una comunità. Piccola ma attenta. Selezionata ma non esclusiva. Di “umanoidi” curiosi della realtà che ci circonda. Preoccupati ma non disperati. Angosciati, a volte, sul dove stiamo andando come collettività ma partecipativi e progettuali nel non perdere la speranza sul futuro. Siamo oltre 3000 che aprono il blog e ci stanno dentro almeno due minuti e mezzo. Così registrano e ci comunicano gli esperti del settore. 7500 sono stati i frequentatori del blog: 3500 si sono affezionati e fidelizzati, trasformandosi in lettori abituali dei vari contributi pubblicati. Una trentina i contributori di idee, critiche, sollecitazioni, condivisioni, ringraziamenti di “esserci”. Pochi? Non lo so. Personalmente Ci trovo tantissimi e soprattutto, nonostante una partecipazione attiva come scrittori rara e in molti casi volutamente privata, tantissimi attenti lettori di contenuti. Spesso sono chiamato in causa durante incontri fisici con molti di voi per tornare su argomenti trattati, riprendere criticamente delle analisi esposte, pormi quesiti o sollecitazioni ad affrontare ulteriori argomenti di varia natura. Insomma, una vera e propria comunità, come dicevo, attenta e vogliosa di speranze, di partecipazioni con capacità di ascolto e rispetto delle opinioni altrui.

Al di là di una ovvia soddisfazione autoreferenziale, non negabile ma assolutamente marginale, mi fa riflettere un dato che emerge nell’inquietante e galoppante astensionismo di molti di noi, fermi, in piedi, sul proprio “balcone” a criticare, contestare “gli altri” per le ragioni più diverse. Constatare che esiste ancora la possibilità di un confronto libero, non urlato, anche basato su idee diverse ma sempre connotate dalla voglia di ascoltare le opinioni altrui e non limitarsi a piangersi addosso o, peggio, a parlarsi addosso, sordi alle stimolazioni esterne. Questo è un motivo di speranza. DI conferma che valga la pena provarci. DI stimolo a continuare anche se può costare tempo, fatica e qualche rinuncia epicurea. I Ponti e non i Muri si costruiscono così: con pazienza, determinazione, perseveranza e rispetto per le opinioni altrui. Anche se diverse e assolutamente non condivisibili.
Pickett ringrazia tutti per gli attestati affettuosi ricevuti; ma anche per le critiche, per la partecipazione, per l’attenzione dimostrata. Tutto ciò oggi è un valore, senza voler fare i presuntuosi o i velleitari, da salvaguardare per migliorare la nostra convivenza pacifica e di qualità relazionale.
Buon proseguimento cari membri della Nostra comunità e tanti auguri al nostro Pickett.

Comments (4)
  1. Tom (reply)

    6 Dicembre 2017 at 15:12

    This is so interesting and well done.
    Grazie!

  2. Maurizio Baiotti (reply)

    7 Dicembre 2017 at 8:37

    Buon compleanno, cento di questi giorni.

  3. Roberto Cottellero (reply)

    7 Dicembre 2017 at 10:56

    Caro Pickett molte grazie e tanti auguri per il futuro del blog.

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