Una buona notizia dal mondo del web. Nel bombardamento continuo, concitato e confuso di dati che ogni secondo invadono la nostra casella di posta elettronica, Pickett ha fatto una scoperta interessante. Proprio sui temi lanciati la scorsa settimana da questo blog sul mondo in cui ci siamo ridotti a vivere e le varie sfide che ci aspettano, abbiamo casualmente trovato un contributo importante e stimolante. Stiamo parlando di una rassegna stampa, strumento molto delicato ma utile che sintetizza, in doppia lingua, inglese e italiano, i più rilevanti articoli e/o contributi politici pubblicati sulla stampa internazionale. Perché abbiamo parlato di delicatezza? Perché la rassegna stampa, realizzata da chiunque sia il promotore, è figlia sempre di una scelta soggettiva, quindi discrezionale, quindi ancora, di parte come ogni nostra scelta quotidiana d’altronde. Dunque è la sintesi della visione, dell’opinione, del punto di vista del redattore dello strumento: non è la realtà a 360°, ma una rappresentazione fotografica e sintetica di cosa l’autore della rassegna stampa abbia voluto comunicarci.
Un pezzo della realtà dunque che va letto con interesse ma sapendo che è il frutto di una selezione soggettiva e non di una mappatura globale di tutto l’esistente.
Pickett ci tiene a sottolineare questo aspetto in quanto troppo sovente tutti i lettori di una rassegna stampa sono propensi a ritenere che essa rappresenti la totalità oggettiva dei fatti accaduti.
Questo non è vero ma ciò non sminuisce l’importanza dello strumento. Basta saperlo trattare con attenzione e con i giusti filtri di decodificazione.
Action Policy Digest
Questo è il titolo della rassegna stampa in cui Pickett si è imbattuto nei giorni scorsi proprio in coincidenza con la diffusione del contributo sulle tre sfide che abbiamo davanti a noi e a cui dobbiamo cercare di dare risposte concrete e non velleitarie. Action Policy Digest rappresenta una overview dei dibattiti pendenti su vari temi a livello internazionale. Il lettore può quindi trovarsi di fronte una selezione di quelle che sono considerate le “best ideas” che circolano nel mondo a proposito di finanza, innovazione e sviluppo, affari europei e politiche sociali. Eccovi l’esempio di cosa abbiamo trovato  ieri sulla rassegna stampa di Action Policy Digest, per darvi una idea dei contenuti che, se di interesse, potrete consultare anche voi andandovi a cercare il sito.
Nel settore finanza l’articolo sul tema della riforma del mondo bancario. “Come accaduto nelle precedenti crisi sistemiche, quella del 2007-2009 ha portato con sé la creazione di una riforma sulla regolamentazione bancaria: ma questa è stata sufficiente? Sebbene le recenti riforme sono una piacevole risposta all’ultima crisi, ancora non è chiaro quanto saranno efficaci in futuro”.
Sempre sui controversi e spesso non chiari temi del mondo finanziario, sulla rassegna stampa citata, si può trovare anche un contributo che mostra l’effetto del quantitative easing policy (QE) della BCE di Mario Draghi sulla reddittività delle banche che non ha ancora avuto effetti marcatamente negativi sulle operazioni bancarie.
Il terzo studio, di un certo interesse per capire meglio cosa ci stia accadendo intorno nel mondo bancario e finanziario, è quello che valuta l’impatto dell’incertezza causata da Brexit sia nel Regno Unito sia nei mercati finanziari internazionali: una fotografia inquietante di una situazione nata da una decisione politica superficiale affrontata con una leggerezza ingiustificabile dall’allora primo ministro inglese Cameron.
Nel settore della innovazione e sviluppo vi segnaliamo, sempre per fornirvi esempi sugli stimoli che nascono dalla lettura della rassegna stampa citata, un articolo sulla bozza delle nuove regole di insolvenza per le imprese, testo redatto dalla Commissione Europea, per mitigare fallimenti e perdite di posti di lavoro e che hanno l’obiettivo di salvare oltre 200.000 imprese all’anno in Europa.
Un secondo “pezzo” interessante per le PMI europee approfondisce il tema della loro internazionalizzazione e della loro transizione verso l’economia circolare dovendo fare i conti con la mancanza di risorse finanziarie e di competenze tecniche. Da segnalare ancora nella rubrica sulle questioni europee un’analisi degli uffici di Bruxelles sulle conseguenze delle scelte del Primo Ministro inglese Theresa May verso una hard Brexit. Secondo l’Unione Europea, il Regno Unito affronterà un calo significativo nel commercio e negli investimenti al di là del Canale della Manica. In chiusura registriamo un articolo nel settore delle Politiche Sociali sul coefficiente di Gini che viene misurato per determinare la disuguaglianza in termini di reddito disponibile e mostra come la disuguaglianza in Europa nel suo complesso sia diminuita negli anni 1994-2008 per poi stabilizzarsi nel periodo successivo. Tuttavia se si considerano le differenze all’interno dell’Unione Europa emergono enormi disparità di reddito che richiedono un intervento di politica generale da parte di tutti gli stati membri.
Ahimè quello che Pickett aveva scritto proprio la scorsa settimana.
Nei momenti di confusione, paure, angosce è fondamentale riuscire ad avere il meglio dell’informazione di cosa ci stia capitando intorno.
Innanzitutto per avere una percezione corretta degli scenari prospettici che ci vengono raccontati poi per assumere, ciascuno nel suo piccolo privato, le conseguenti decisioni progettuali.
Per questo Pickett ha ritenuto di fornirvi i dati di questa opportunità informativa non perché rappresenti il “Vangelo” in materia di informazione economica e politica nel contesto mondiale, ma in quanto offre ai lettori una ossigenazione internazionale “alta” su alcune delle questioni più importanti e complesse che condizionano l’agenda delle leadership politiche ed imprenditoriali dei vari paesi dell’Europa.
Un tentativo insomma di uscire dal basso cabotaggio della nostra misera politica interna attuale e cercare di alzare lo sguardo sui problemi “veri” che ci accompagnano in questo faticoso e difficile inverno 2016.
Come al solito buona lettura e buone riflessioni.

Riccardo Rossotto

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