Pickett ha condiviso con Alberto Forchielli troppi “pezzi” di vita professionale e amicale per non partecipare al dibattito scatenato dal suo ultimo libro “Muovete il culo… ragazzi!

Un invito-minaccia alle nostre nuove generazioni che, con la prosa focosa e politically uncorrect di Forchielli va a colpire uno dei drammi sociali del nostro Paese: la mancanza di un futuro per i nostri figli/nipoti.

Potremmo anche non essere d’accordo con le modalità con cui Forchielli si esprime, sia nei talk show sia nel suo blog: ma non possiamo negare che la sua furia iconoclastica non raggiunga spesso obiettivi giusti e meritevoli di considerazione.

Mi ha sempre ricordato lo Sgarbi migliore: gran conoscitore di storia dell’arte (Forchielli conosce l’economia mondiale come pochi nel nostro provinciale paese) quando si riconverte a opinion maker usa un tono, una modalità di dialogo, una frequentazione del turpiloquio così forte, cattiva, piena di rabbia da infastidire parte dei suoi ascoltatori-lettori.  Peccato, perché “dentro” al Forchielli pensiero ci sono grandi verità che forse non ci piace sentire.

Ma Alberto non è modificabile. O lo prendi “a pacco”, così com’è e ti “porti a casa” quello che seleziona nella sua inondante retorica dialettica, oppure è meglio non frequentarlo.

Il suo ultimo libro ritorna proprio su questo format: affronta, come dicevamo, il tema vero, tragico e profondo del nostro Paese. Siamo la prima generazione del dopo guerra che lascia in eredità un futuro peggiore di quello che ha ricevuto. Debiti, disoccupazione, poche speranze per un futuro sereno.

Una certezza soltanto: dover andare all’estero per coltivare sogni e progetti. Alberto ce lo ricorda a modo suo. Potrà essere considerato un “vaffa” qualunque e non piacere a molti: per Pickett è una specie di Marco Pannella. Spesso non condivido le sue opinioni gridate, ma sono ugualmente felice che me le getti addosso. Mi servono sempre per riflettere su angolature dei problemi diverse che danno visioni nuove e stimolanti, a prescindere dalla mia approvazione.

In questo caso però ci meritiamo pure le sue frustate… tra l’altro destinate anche ai nostri giovani… é vero, non responsabili del contesto in cui sono costretti a vivere. Però anche un po’ impigriti e “bamboccioni” senza grande passione e volontà per cercarsi un futuro migliore.

Le frustate di Alberto, come dicevamo, sono per tutti, senza distinzione.

 

 

Comments (1)
  1. Giovanni (reply)

    1 Maggio 2018 at 0:21

    Ma lui il culo l’ha mosso ? Perchè siamo tutti ottimisti quando sono gli altri a doverlo muovere…..troppo facile o no ?

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