E’ stata durissima la conclusione che Papa Francesco ha voluto indirizzare alle migliaia di giovani economisti che si erano collegati via web con Assisi, da tutto il mondo, per seguire la tre giorni dell’evento denominato The Economy of Francesco.

Il Patto di Assisi, come ha voluto denominarlo il sommo Pontefice, deve rappresentare un punto di svolta nella rivisitazione del modello economico capitalistico che è la causa di molte delle tragedie di questo III millennio.

Quella del Papa è stata una requisitoria lucida e motivata su un modello di convivenza che non funziona, crea disuguaglianze sempre più evidenti e insopportabili e rischia di innescare una tragedia anche violenta.

E’ “tempo di osare” ha detto Francesco nel suo discorso conclusivo.

Bisogna impedire che dopo la crisi del Covid si punti soltanto a far tornare tutto come prima.. La gravità della situazione che la pandemia ha fatto risaltare ancora di più, esige una presa di coscienza di tutti e voi – ha detto il Pontefice rivolgendosi ai giovani che lo ascoltavano da tutte le parti del mondo – non potete restare fuori da dove si generano il presente e il futuro. O siete coinvolti o la storia vi passerà sopra”.

Papa Bergoglio ha poi incitato tutti ad assumersi la responsabilità di attivare, fin da subito, un mutamento: “Cari giovani economisti, imprenditori, lavoratori e dirigenti d’azienda, è tempo di osare, di rischiare di favorire e stimolare modelli di sviluppo, di progresso e di sostenibilità in cui gli esclusi diventino protagonisti”.

I giovani non devono dimenticare di essere “Molto più di un rumore che si può narcotizzare”.

Le nuove generazioni devono stimolare e responsabilizzarsi a costruire una nuova classe dirigente: “Dovete far crescere e sostenere  ha continuato il Papa – gruppi dirigenti capaci di avviare processi e allargare orizzonti per far cambiare il mondo… non bastano né i pagliativi del Terzo settore né i modelli filantropici: contro le ingiustizie servono politiche diverse”.

Infine una bacchettata anche per il mondo delle banche e della finanza: “E’ la fine di sistemi creditizi che, ben lungi dal promuovere il progresso, sottomettono le popolazioni a meccanismi di maggiore povertà”.

Ad Assisi, insomma, si è consumata una tappa importante del percorso già avviato da Francesco per stimolare le giovani generazioni a responsabilizzarsi per modificare il modello capitalistico trasformandolo in una economia a misura d’uomo.

Adesso vedremo che tipo di reazione avrà scatenato.

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