Non bisognerebbe mai fare una recensione di un libro scritto da un amico o da un’amica o da un collega. Meglio evitarsi critiche di facile piaggeria o, peggio, permalosità dell’autore-autrice. Per una volta, ma sarà un’assoluta eccezione, Pickett ha deciso di derogare da tale principio, pur continuando a condividerlo al 100%. Il patto con l’autrice è stato chiaro: il libro me lo sarei comprato io e avrei avuto carta bianca per commentarlo dopo la sua lettura.
Il testo, su cui vi intratterrò tra poco, cari amici, parla di un tema irrisolto ma che ci occupa tutti, sempre e da sempre, nel corso della nostra vita, auspicabilmente lunga. La relazione di coppia: i rapporti tra maschio e femmina, oppure tra esseri umani dello stesso genere; i rapporti insomma di coppia. Questa magia che noi umani riusciamo spesso a contaminare, a rendere un disastro, una sconfitta o, come ci accade spesso, drammaticamente da qualche anno, un tragico omicidio.
Com’è possibile? Quali sono le ragioni di tali difficoltà? E poi ancora… ormai culturalmente, e a nostro parere finalmente, abbiamo sdoganato l’esclusività delle coppie etero, accettando nella nostra comunità, anche dal punto di vista giuridico e normativo, le coppie omo. Temi grandi, alti, controversi, spinosi per le diverse nostre sensibilità ed educazioni. Temi però, e non ci stancheremo mai di ripeterlo, affrontabili e risolvibili soltanto con un approccio liberale, aperto, con capacità di ascolto e rispetto delle idee ed opinioni altrui.
In questo tumultuoso scenario in divenire, che tocca lo stomaco di molti di noi e spesso ci fa perdere di lucidità, si inserisce questo libro, scritto da una profonda conoscitrice dei rapporti di coppia, avendoli frequentati, per scelta professionale, da sempre. Ecco perché Pickett ha scelto di derogare al sacrosanto e saggio principio “dell’astensione”, perché questo libro, dal titolo suggestivo e provocatorio (perfetto specchio del carattere della sua autrice) ci offre uno squarcio di 19 racconti di coppie diverse, provenienti da storie, educazioni e culture differenti ma tutte, nel bene o nel male, con un happy end o con un triste finale, protagonisti di incontri, amori, separazioni, gioie e dolori che hanno fatto capolino, per pezzi, sicuramente anche nelle nostre vite individuali.
Un testo che non vuole essere un manuale di una autorevole professionista della materia sul come affrontare, psicologicamente ma anche legalmente, certe fasi complicate della vita di coppia, ma che può però diventare un “compagno” di viaggio utile a rimettere ordine nelle priorità delle cose e dei sentimenti; a frenare le passioni del cuore ridando centralità e razionalità alle nostre emozioni.
Lo Storytelling è piacevole, divulgativo ma nello stesso tempo, se colto nella sua complessità, profondo, attento, utile come raffronto con i nostri personalissimi casi privati.
L’autrice ha scelto di valorizzare la sua variegata esperienza, maturata sul marciapiede del diritto di famiglia e in tante aule di tribunale in Italia e all’estero, attraverso il racconto di 19 storie peculiari, paradigmaticamente significative, per ragionare su come due esseri umani, a prescindere dal loro genere di appartenenza, possano condividere o distruggere un progetto comune.
Un libro da leggere con attenzione e curiosità ma soprattutto da “tenere lì sullo scrittoio”, a portata di mano, perché… non si sa mai, potrebbe diventare davvero utile nei momenti di sconforto, quando le “cose” di coppia non vanno bene o non funzionano più per come uno se le è sognate.
Ah, dimenticavo, il libro si chiama “Legami e slegami: guida pratica all’amore (e alla sua fine)”.
Lo ha scritto Annamaria Bernardini de Pace. Lo si può trovare su Amazon. Ne vale la pena.

 

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