L’economia non è una scienza esatta.
Quando l’economia si combina con la finanza diventa una scienza ancora di più inesatta.
DEF, di cui molto si parla in questi giorni, è l’acronimo di Documento di Economia e Finanza.
Si tratta, quindi, di un documento che combinando elementi di economia e elementi di finanza assume un valore predittivo sull’andamento economico-finanziario dell’Italia, ma non garantisce quello che avverrà.
È un documento che non può promettere sicuramente il risultato che prevede, ma afferma che se quanto previsto dal documento si realizzasse così come è stato scritto, dovrebbe dare i risultati che sono stai indicati.
Risultati che se raggiunti sosterranno tutto il castello delle voci di bilancio dello Stato.
Il risultato che il DEF in questione promette è: una crescita del PIL dell’ 1,5% a fronte di un deficit del 2,4%.
Ciò detto potremmo tutti metterci tranquilli ad aspettare i risultati.
L’economia è una brutta bestia che reagisce male agli imprevisti, e per quanto le competenze di coloro che contribuiscono a scrivere  i contenuti del DEF siano alte, non possono prevedere fattori che non dipendono dalla loro capacita di valutazione e previsione, come fattori naturali: alluvioni, terremoti, crollo di ponti, smottamenti di strade, ecc.; o fattori economici: improvviso aumento dei prezzi del greggio, del gas, gli effetti della guerra dei dazi, il dumping fiscale tra gli Stati, gli effetti delle nuove tecnologie e dell’A.I. sui posti di lavoro e per conseguenza sulla crescita.
In sostanza il DEF è la previsione dello stato di salute economico-finanziario dello Stato al netto di tutto quello che non è previsto e non è prevedibile. Sono ammessi gli scongiuri.
Come il DEF sarà sviluppato tra le varie voci di bilancio dello Stato non è ancora noto, ma una notizia è sicura, il disavanzo previsto sarà finanziato con il debito, cioè il Governo andrà sui mercati a farsi prestare i soldi.
Questa non è una novità, tutti gli Stati sono indebitati, chi più chi meno, la differenza tra un debito e l’altro è data dal grado di fiducia  che ogni singolo stato gode presso il creditore (il mercato).
Il termometro della fiducia è lo spread, quello dell’Italia è una dei più alti tra i paesi occidentali, il che significa che non riscuotiamo molta fiducia come soggetto debitore.
Per questo è esiziale che la nostra manovra di bilancio trovi una buona accoglienza presso i creditori che saranno chiamati a rinnovare i loro CREDITI PREGRESSI e a finanziare i NUOVI DEBITI.
Dire che i mercati se ne faranno una ragione è una manifestazione muscolare che credo non sposterà minimamente il giudizio dei creditori perché con tutti gli Stati indebitati sarà facile per loro trovare un debito sovrano di cui
si fidano e su cui investire lasciando il nostro debito nei libri contabili delle nostre banche nazionali.
Fino a che sarà sostenibile per le banche accollarsi il debito dello Stato.
Tra gli altri elementi noti del DEF sappiamo che è prevista una previdenza denominata Reddito di Cittadinanza: si tratta di elargire, a certe condizioni, 780  euro a circa 2 milioni di persone ridotte in povertà. Il numero esatto
non si conosce .
A questo proposito vorrei fare un esempio.
Sarà capitato a molti di andare a comprare il giornale e presso l’edicola incontrare una persona di colore o anche di pelle bianca che chiede di essere aiutato e sarà capitato a molti di allungare qualche moneta.
E’ una piccola opera assistenziale.
Provate a immaginare che voi per svolgere la vostra opera assistenziale, non avendo monete vostre, vi facciate prestare dall’edicolante 50 centesimi o 1 euro da devolvere al questuante.
Quante volte pensate di poter ripetere questa operazione prima che l’edicolante vi dica che la vostra opera assistenziale dovete farla con i mezzi vostri e non a debito?
Il Reddito di cittadinanza funziona così: lo Stato si indebita per assistere qualche milione di persone.
L’obiezione a questo modo di ragionare potrebbe essere che prevedendo una crescita del 1,5%, del PIL le risorse potrebbero essere generate internamente.
Questa è la scommessa: il Governo che dice 1,5%  e tutti gli organismi mondiali di misurazione dicono 1% o 0,9%.
Se avranno ragione gli organismi mondiali il deficit non sarà 2,4% ma 3% o di più.
Non entro nel merito di come verranno spesi questi 780 euro perché si parla di spesa morale e io non so cosa voglia dire.
Sono sicuro che lo spiegheranno. Quello che so e che la miseria porta alla disperazione e rende gli esseri umani facile preda di vizi anche leciti (il fumo) e di tentativi di svoltare giocando e sperando in un bingo favoloso.
Dicono che controlleranno le voci di spesa, sono curioso di apprendere come.
Infine un’ultima annotazione. Si fa un gran parlare di crescita e si afferma che questo Governo promuoverà la crescita.
I governi, tutti, hanno sempre DISTRIBUITO la crescita. La crescita nasce dal FUOCO; dalla RUOTA; dal MOTORE a VAPORE, dall’ELETTRICITA’, l’elenco è lungo per arrivare alle NUOVE TECNOLOGIE e A.I. che ancora non sappiamo in che modo contribuiranno alla crescita del mondo.

Questo Governo parla poco o niente di INNOVAZIONE. Questa è la CRESCITA.

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