Caro Pickett
Rifletto sugli ultimi spari (Trump ), sulle bombe continue, sulle portaerei che si spostano riportando in vita la politica delle cannoniere del XIX secolo, su chi minaccia più forte di chi ha minacciato prima, sugli esperimenti nucleari che non si arrestano, sulle armi chimiche che nessun divieto riesce a bandire, ho la sensazione che siano ricomparsi i sonnambuli della prima guera mondiale.
A parte Francesco, che non ha altre opzioni, le dichiarazioni di celodurismo si sprecano per dimostrare al mondo sbigottito chi ha i muscoli più sviluppati. Sono in ansia, non per me e per i miei quasi 80 anni, sono in ansia per i nostri nipoti che hanno meno di 10 anni.
In aggiunta ai casini del medio oriente nel mondo si sta scatenando una guerra commerciale che somiglia molto alle guerre commerciali dell’ottocento e novecento.
È in uscita, in questi giorni, un libro di Graham Allison: Destinati alla guerra. Quelli destinati alla guerra sono USA e CINA, perché progressivamente si stanno avvicinando alla trappola di Tucidide che prende origine dal giudizio del padre della Storia sulla guerra del Peloponneso: quello che rese inevitabile la guerra fu la crescita del potere di Atene e la paura che questo creò a Sparta.
La traiettoria della Cina non è diversa da quella degli USA di Trump: Make China Great again contro Make America Great again e America first.
Questi due slogan riguardano le fette di potere sul pianeta e le quote di mercato mondiali.
Considerando gli USA come fossero una multinazionale, una grande holding,  dopo la seconda guerra mondiale controllavano il 50% dell’economia globale, dagli anni 80 questa quota sarebbe scesa al 22%, tre decenni di crescita cinese hanno ridotto la fetta USA al 16%. Se il trend attuale continua nei prossimi tre decenni scenderà all’ 11%. Nello stesso periodo la fetta cinese è cresciuta dal 2% degli anni 80 al 18% del 2016 e nel 2040 sarà del 30%. Di fronte a questi scenari siamo impotenti senza nessuna possibilità di intervento, assistiamo sperando che si sveglino dal loro sonnambulismo. Ma le prospettive non sono buone perché se il segretario di stato USA, che fino a ieri era il CEO di EXXON, va a trattare con Putin, di cosa pensi che parlino se non dei prezzi del petrolio che Putin vorrebbe alti e gli USA tengono bassi per strangolarlo economicamente? È un gioco di scacchi e c’è da sperare che i giocatori di fronte alla minaccia di uno scacco matto non facciano saltare il tavolo. Senza contare i pazzi di Damasco e di Pyeongyan.
Per non parlare dei “sonnambuli” di casa nostra.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.