“Uno strappo linguistico a volte può accendere dei processi di cambiamento complessi e inimmaginabili”

Con queste parole si concludeva l’intervento che ho letto su Pickett  a proposito del neologismo “balconare” lanciato da Papa Francesco. Questo è un Papa speciale e lo hanno capito tutti. I suoi gesti e le sue parole spesso sono spiazzanti, sorprendenti come il neologismo in questione “balconare”.

Che Papa Francesco sia un Papa rivoluzionario è fuori discussione. Non molto tempo fa, Francesco dall’alto del suo Magistero lanciò quella che secondo me è l’idea più rivoluzionaria che sia mai stata pronunciata nel mondo occidentale da 2000 anni a questa parte: IL DIO UNICO.

Il DIO UNICO cancellerebbe millenni di storia delle religioni colmi di sangue sparso da tutti i monoteismi, nessuno escluso. Il DIO UNICO aprirebbe orizzonti di pace e di fratellanza, cancellerebbe le divisioni che dilaniano circa 4 miliardi di credenti monoteisti sparsi in tutto il mondo.

Per rendere operativa questa rivoluzione planetaria bisognerebbe scendere dal “balcone”. Mettere in discussione tutte le gerarchie, le liturgie, i credi, i dogmi sanciti da numerosi Concili e, non ultimo per importanza, il Primato del Vescovo di Roma su tutta la cristianità. Pretesa respinta e mai accettata dai vari rami del protestantesimo e dalle gerarchie ortodosse che governano su molti cristiani: i protestanti a partire dagli inizi del 1500, gli ortodossi dallo scisma del 1053  ancora vigente. Inoltre, sarebbe necessaria una profonda revisione del Corano che, per i seguaci dei suoi dettami, ha valore non solo come guida religiosa, ma anche come diritto civile e penale, diritto pubblico e privato e prevede financo la misura delle pene per chi non si attiene a quanto prescritto o chi commette atti e opere contrari a quanto dettato direttamente da Dio a Maometto. Infine, sarebbe necessaria anche una revisione dell’Antico Testamento, laddove è scritto che Dio contrasse un’alleanza con il popolo eletto di Israele, con ciò escludendo tutto il resto dell’umanità. Capisco da me che tutto questo terremoterebbe il mondo intero con esiti del tutto imprevedibili, e capisco anche che la sfida lanciata da Francesco sia anche un lascito per chi verrà dopo, un’indicazione della strada da seguire per il futuro, perché quella potrebbe essere la soluzione per portare pace sul pianeta. Tuttavia se dal quel balcone o da quella finestra, affacciata sul colonnato del Bernini, arrivasse qualche segnale concreto di indirizzo verso quella rivoluzione che l’idea del DIO UNICO contiene, sarebbe la dimostrazione che alle parole dette da un balcone seguono i fatti.

Da quel balcone il Papa, oltre a lanciare idee rivoluzionarie, osserva quanto accade tra i suoi fedeli che si abbandonano a esorcismi di massa come se fossimo tornati all’oscurantismo del medio-evo. In Polonia terra cattolicissima, che rifiuta migranti mussulmani e nega ogni ricollocamento UE, nei giorni scorsi oltre 320 chiese erano stracolme di partecipanti all’iniziativa svoltasi in almeno 4000 luoghi di preghiera, dove milioni di fedeli sgranavano i grani del rosario e pregavano perché l’Europa ha bisogno di restare cristiana per salvare la sua cultura dall’invasione islamica. Viene da chiedersi dove sia finita la fratellanza predicata dal Cristo che loro invocano. Nessuno, negli ambienti episcopali polacchi, ha fatto notare che il messaggio del raduno anti islamizzazione non è in linea con l’insegnamento del Santo Padre, e a dire il vero anche il Papa non si è fatto sentire sull’evento. È rimasto sul balcone. Forse il neologismo vale per eventi laici e non vale per eventi religiosi?

Prima durante e dopo la seconda guerra mondiale, la Polonia era un’area geografica dove l’antisemitismo andava di moda. La storia si ripete cambiando bersaglio religioso?

Mi piace “balconare” e il significato che il Papa gli ha dato. Dico però che chi detiene il vero potere ha il dovere di scendere dal balcone di più e prima di chi detiene solo il potere del piccolo gesto che serve solo se i grandi danno la linea e s’impegnano in prima persona. In caso contrario torniamo ai balconi di triste memoria di cui non abbiamo bisogno.

Fidelio  Perchinelli

Comments (1)
  1. dario (reply)

    13 Ottobre 2017 at 18:36

    Il Cristianesimo è per sua natura una proposta radicale e totalizzante incentrata sul fatto che Cristo è il figlio di Dio morto e risorto. Si può credere che sia vero o che sia una bufala assurda, ma non lo si può snaturare e neppure trasformare gli errori che la Chiesa ha fatto nel suo percorso in una ragione per negarne l’originalità del contenuto. Tra l’altro questo non ha mai messo in discussione il Dio unico. Il Papa per chi ci crede è rappresentante di Cristo sulla terra, non un aspirante membro dell’ONU.

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